SWOT Analisys

Assicurarsi della validità del proprio progetto

All’interno dei più svariati contesti è prassi cercare di disporre delle proprie risorse, economiche e cognitive, nel più efficace dei modi. Spesso, specialmente nei primi passi che accompagnano l’approccio ad una nuova iniziativa, un ambiente lavorativo o di sviluppo personale, si può cadere nell’errore di un criterio basato sul cieco trial and error. Per quanto tale metodologia di procedere sia una necessità legata a qualunque operazione, è bene cercare di indirizzare le proprie energie nel migliore dei modi, in modo tale da ridurre al minimo gli errori e raggiungere i primi risultati nel minor tempo possibile. Il fattore che più di frequente influisce sulla bontà dei propri sforzi è un’analisi del contesto, dello spazio attorno a sé e delle proprie caratteristiche. La comprensione dello scenario in cui ci si muove è una variabile di fondamentale importanza per decidere dove allocare le proprie risorse e stabilire la direzione in cui muoversi.

Uno strumento di incredibile semplicità ed efficacia è la SWOT analisys. SWOT è un acronimo che sta per:

SWOT Analisys
Strenghts: Attributi e caratteristiche personali utili a raggiungere l’obiettivo.
Weaknesses: Attributi e caratteristiche personali sfavorevoli al raggiungimento dell’obiettivo.
Opportunities: Condizioni esterne favorevoli e potenzialmente utili.
Threats: Condizioni esterne sfavorevoli e potenzialmente dannose.

 

E’ una semplice analisi di riflessione, un esercizio di consapevolezza, usato soprattutto dalle organizzazioni in fase progettuale e nelle occasioni di sviluppo personale; il suo funzionamento è tuttavia così basilare da permetterne l’utilizzo in quasi ogni situazione che preveda una pianificazione strategica degli obiettivi.

La SWOT si basa su una matrice 2×2 divisa secondo due assi: il primo suddivide elementi positivi (Strenghts ed Opportunities) e negativi (Weaknesses e Threats), il secondo analizza invece la distinzione tra fattori interni (Strenghts e Weaknesses) e fattori ambientali (Opportunities e Threats). Il primo asse concentra l’attenzione su noi stessi o sulla propria organizzazione, cercando di far emergere quanto è a nostra disposizione, sugli elementi che possediamo e che si sono rivelati una punta di diamante e su quelli che invece sono poco sviluppati, su cui si è deboli e facilmente in posizione di perdita. E’ una prima analisi fondamentale e che fungerà da chiave interpretativa per le informazioni riguardanti il secondo asse. Quest’ultimo è una vera e propria analisi del contesto, del materiale che ci circonda, durante la quale bisogna identificare le inclinazioni e le tendenze dell’ambiente che ci circonda. Le condizioni che ci circondano sono in continuo mutamento, ed ogni cambiamento comporta la nascita di nuove necessità e la saturazione di bisogni meno attuali.

Cosa sta avendo successo? Quali sono i vuoti informativi, produttivi, conoscitivi che potremmo essere in grado di colmare? Quanto sono rischiose le possibilità che ci si parano di fronte e dove si potrebbe fallire nel perseguirle?

ADESSO COSA PENSI?