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La quarantena costringe tutti a doversi interfacciare con una serie di cambiamenti e, in particolare, la famiglia è chiamata ad una difficile riorganizzazione delle proprie dinamiche interne.

I genitori si trovano, infatti, a barcamenarsi tra le fatiche della vita lavorativa ed economica, a cui si aggiungono le preoccupazioni per la salute e la gestione emotiva dei figli, che durante questo periodo potrebbero manifestare le loro preoccupazioni tramite svariate modalità.

Nel precedente articolo sulla co-genitorialità, abbiamo visto come sia possibile gestire meglio lo stress grazie all’uso della più importante risorsa interna della famiglia: la coppia genitoriale.

Cos’altro può fare il genitore per mantenere il più possibile elevati livelli di benessere familiare ed aiutare i figli a vivere meglio la quarantena?

Partiamo col fare una considerazione cruciale.

Il primo e più importante elemento con cui i bambini si sono interfacciati, dall’inizio dell’emergenza, è stata l’interruzione della scuola. Questo è un fattore che nella loro vita interna ha avuto un enorme impatto, per alcuni più toccante di altri cambiamenti.

Come mai l’interruzione della scuola risulta così importante per loro?

La scuola è un luogo di apprendimento cognitivo e sociale

Oltre che essere il luogo per imparare la realtà, ha un ruolo molto importante per la loro vita sociale, emotiva ed affettiva. A scuola, infatti, non si va soltanto per apprendere una serie di nozioni pratico-concrete come la grammatica o la matematica, ma anche per imparare a relazionarsi, costruire competenze, mettersi alla prova, conoscere la realtà sociale ed interfacciarsi con essa.

La scuola è, per eccellenza, la palestra per la vita e fornisce una quantità immensa di stimoli, anche rispetto alle modalità di comportarsi a livello sociale, a come poter esprimere e controllare le emozioni in modo accettabile, a come interfacciarsi con le regole e tollerare la frustrazione.

Fra questi fattori fondamentali alla crescita, non va dimenticato il confronto con il gruppo di pari: la classe stessa, infatti, costituisce un elemento di apprendimento sociale, affettivo ed emotivo.

La scuola è un contenitore

Inoltre, non di minore importanza, vi è anche il fatto che la scuola costituisce un grande contenitore della vita del bambino, che lo accompagna da sempre nella crescita. Nel suo sviluppo, infatti, ci sono alcune “sicurezze” preziose e radicate: la scuola è una di esse poiché scandisce letteralmente il ritmo della sua vita, (occupando almeno il 50% della vita attiva) e costituisce una certezza, anche dal punto di vista emotivo.

Il bambino sa che ogni giorno si reca a scuola alla stessa ora, che si svolgono sempre certe attività in un dato ordine, che ci sono ritmi precisi e regole.

La scuola è luogo di contenimento emotivo perché consente al bambino di sapere ciò che succederà, di farsi aspettative precise e realistiche sull’andamento della sua giornata.

Con la mancanza di questo, la sua mente ha meno punti fermi e riferimenti lungo la giornata, che tuttavia costituiscono un fondamentale elemento per il suo equilibrio mentale ed emotivo.

Come è possibile far fronte a questo?

  1. Scandire il tempo e ripristinare una routine

Una cosa importantissima per aiutare i bambini è creare una nuova routine familiare, che sia ripetitiva e prevedibile.

Lo spazio passato a casa può essere per alcuni particolarmente de-strutturato e caotico, ma per il bambino questo è un elemento di rischio anche per il suo benessere: egli necessita di avere alcune certezze rispetto a ciò che accadrà e di avere una quotidianità che segua sempre dei precisi ritmi e rituali.

La routine costituisce infatti un contenimento della mente, una rassicurazione emotiva: averla è qualcosa di fondamentale per tutti noi ed anche alcuni adulti, in queste settimane, si sono interfacciati con la difficoltà di non avere più delle giornate cadenziate a causa dell’emergenza covid-19, sentendosi disorientati, smarriti e con talvolta una sensazione di angoscia pervasiva.

Se, tuttavia, gli adulti hanno una stabilità interna che consente loro di poter “rimediare” alla mancanza di un contenimento esterno, i bambini hanno meno risorse per farvi fronte e rischiano di permanere nella instabilità ed incertezza causata dall’assenza di ritmi, obiettivi e cadenze. Ecco perché aiutarli a ristabilire delle routine è utile per ripristinare un equilibrio interno della mente.

Come farlo?

Differenziare chiaramente i momenti principali della giornata tra loro

Può essere utile avere un programma che consenta al bambino di saper che ogni giorno si dedicherà per un certo numero di ore alle attività scolastiche, che ci sarà uno spazio per il riposo, il gioco e le attività familiari.

In momenti diversi della giornata, si svolgono attività diverse ed il confine deve essere chiaro e non ambiguo: quando ci si occupa di compiti, per esempio, non ci si perde anche in altre attività.

Mantenere una regolarità nei ritmi

Questo significa cercare di mantenere costanti gli orari del risveglio, dei pasti e del momento per dormire, possibilmente, tenendo costanti la loro durata (ma non in modo troppo rigido).

Organizzare certe attività in modo cadenzato

Per il bambino può essere di aiuto organizzare alcune attività che avvengono settimanalmente, mettendole sempre nello stesso giorno.

Ad esempio, si può decidere che ogni venerdì sera si fa un gioco di società tutti insieme, che il sabato sera si mangia una pizza e si guarda un film, che la domenica mattina si prepara insieme una colazione golosa.

Possiamo, inoltre, far decidere a lui, per un giorno fisso a settimana, che attività desideri fare. Prevedere l’organizzazione della settimana è molto rassicurante per i bambini.

Stendere un planning insieme, che sia organizzato ma flessibile

Affinché il bambino sappia che cosa lo aspetta, può essere utile stendere insieme a lui, nel weekend, le attività previste per la settimana: questo genererà delle aspettative confortanti. Si può fare utilizzando svariati metodi: esistono degli appositi planners, si possono usare delle lavagnette adesive oppure una bacheca con i post it, si possono creare dei quadernini in modo creativo.

Un esempio di planning settimanale da fare in casa con un organizzatore grafico e post-it, un’idea semplice ma di grande impatto visivo.

È importante sottolineare un aspetto: rispettare orari e ritmi è utile per dare un contenimento alla vita dei nostri bambini, ossia un andamento che sia prevedibile e tranquillizzante, ma questo contenimento deve essere sufficientemente flessibile da potersi anche adattare alle esigenze contingenti.

Il contenimento deve quindi essere una rassicurazione emotiva, non un motivo di costrizione rigida e di obbligo: non siamo dei secondini!

  1. Arricchire la giornata di attività diversificate

A scuola il bambino ha modo di fare molte attività ed esperienze: nello stare a casa si può pensare che questa ricchezza si perda e che ci siano molte meno attività da fare, ma in realtà i genitori possono ovviare a questo problema in modo creativo.

Ci sono infatti tantissime attività che è possibile fare in casa e che costituiscano uno strumento validissimo per la crescita cognitiva, emotiva e anche fisica dei bambini. È importante quindi arricchire la settimana di attività varie e diversificate, ma che abbiano dei chiari obiettivi nella mente del genitore, che possano essere eventualmente spiegati anche ai bambini.

Ai bambini serve poter fare sia attività mentali come l’ascolto, la lettura e le attività scolastiche in genere, ma ha altrettanta necessità di usare il corpo e la fisicità.

Cosa può essere utile aggiungere nel planning settimanale?

Attività con il corpo

Risulta fondamentale fare in modo che il bambino possa esprimersi col corpo e fare movimento. Il bambino esplora e conosce il mondo soprattutto attraverso le mani ed i sensi, ma ha anche bisogno di conoscere il proprio corpo ed utilizzarlo per avere una crescita armoniosa e per crearsi una rappresentazione “mentale” di sé stesso.

Bisogna includere nella settimana dei momenti di attività fisica, sia strutturati che liberi, anche lasciando al bambino l’inventiva per dare libero sfogo al corpo. Esistono programmi di attività fisica, creati a misura di bambino, che è possibile svolgere insieme seguendo appositi canali YouTube: anche questo può diventare un rituale settimanale programmato.

In questo canale, per esempio, ci sono una serie di esercizi differenziati per fasce d’età: Link

Lavoretti manuali e casalinghi

Può essere il momento giusto per sperimentarsi nel fare una serie di attività estremamente creative manuali che siano anche di utilità per la famiglia: anche quelle attività noiose “rimandate” all’infinito.

Il bambino potenzialmente può divertirsi e imparare nel fare tutto, anche nell’attività del riordino o della cura della casa: sta all’adulto cercare di rendergli piacevoli le attività (su YouTube esistono video sul riordino-divertente).

In questi link ci sono esempi di idee creative fai-da-te che è possibile realizzare: link1, link2

Tempo destrutturato

Attenzione: è importante non cadere nell’errore di programmare ogni minuto della vita del bambino. La settimana deve essere prevedibile e scandita, ma mantenendo una certa quota di flessibilità e lasciando spazio per delle attività completamente libere, che il bambino possa autogestire.

Serve, insomma, fare sì che il bambino possa anche provare un pochino di “noia” e che possa scoprire da sé come riempire quello spazio vuoto, sviluppando la propria creatività. Prevediamo, quindi, di lasciare degli spazi di “vuoto” affinché lui possa sforzarsi creativamente nel riempirlo.

3. Garantire una continuità nelle relazioni sociali

In questo momento di isolamento forzato è importante che il bambino possa continuare a godere delle relazioni sociali, anche a distanza.

Le relazioni, infatti, sono fondamentali per la sua crescita mentale tanto quanto le nozioni scolastiche ed è importante che il bambino abbia una continuità su questa forma di apprendimento e che mantenga le sue relazioni già stabilite.

In questo frangente può essere molto importante la fratria

Per i bambini che non sono figli unici è cruciale avere del tempo libero e non programmato per potersi sperimentare nella relazione tra fratelli, svolgendo attività insieme senza la supervisione adulta (se possibile).

Anche i litigi, le discussioni o le scenate, che in questo periodo potrebbero aumentare a causa di un aumento dello stress, fanno parte della crescita e sono importanti perché grazie al fratello il bambino impara a giostrarsi nel mondo sociale, a fare compromessi, ad essere empatico e a relazionarsi.

Prevedere nella routine dei momenti dedicati agli incontri sociali

La tecnologia può venirci in aiuto per vincere l’isolamento. Nell’arco della settimana può essere utile prevedere dei momenti fissi di videochiamata con i compagni di classe, gli amici ed anche i parenti. Specialmente i nonni, che nella crescita dei bambini rivestono un ruolo importantissimo, devono poter mantenere una relazione con i nipoti.

Ci sono, insomma, tante cose che l’adulto può fare per utilizzare in modo proficuo questo periodo trascorso a casa, che non deve essere inteso come del tempo perso.

Tutt’altro: non soltanto si possono imparare una serie di cose e garantire una continuità all’apprendimento, ma può costituire un prezioso momento per consolidare i legami emotivi familiari.

Grazie agli accorgimenti indicati è inoltre possibile occuparsi del benessere mentale ed emotivo del bambino, creando una rassicurante e prevedibile routine che crei continuità rispetto all’esperienza scolastica e che crei, in quarantena, un importante contenimento emotivo dei suoi vissuti.

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